Come ha conosciuto il rugby?

Tanti anni fa, a 20 anni, ho cominciato a conoscerlo. Prima praticavo a livello studentesco il calcio, poi una serie di amici che praticavano il rugby mi hanno fatto avvicinare a questo sport, più da tifoso che da dirigente, anche perché sino al ’78 il Rugby Treviso era sponsorizzato Metalcrom.

In seguito, quando la BENETTON è entrata come sponsor della Società, gioco forza ha voluto che il nome con la mia professione facesse che entrassi come dirigente. Naturalmente i primi passi sono stati quelli di ascoltare più che fare. Ho ascoltato per parecchi anni, poi un po’ alla volta mi sono messo a disposizione della Società per fare qualcosa di più importante sino a che mi sono “ritrovato” a fare il Presidente nel ’97 dopo 7 anni di Vice Presidenza.

 

Com’è la vita del Presidente di una squadra del Top 10?

Chiariamo una cosa: fino a poco tempo fa per me il rugby era un divertimento nel senso goliardico della parola. Puro ed esclusivo divertimento anche perché la realtà di tutte le squadre era basata sul puro divertimento.

Poi un po’ alla volta, con l’avvento anche delle Coppe Europee, le cose si sono un po’ modificate. Bisogna avere più professionalità, più organizzazione professionale all’interno della Società anche perché comincia a girare qualche soldino che bisogna dare a questi ragazzi e quindi gioco forza bisogna essere più organizzati.

Questo comporta che il divertimento sia convogliato ad una maggiore attenzione all’aspetto sia economico che organizzativo. Perciò è passata un po’ meno la goliardia e sta’ diventando sempre più …… non dico un lavoro, ma quasi.

Però non bisogna mai dimenticarsi che rimane sempre un divertimento, perché il giorno che il divertimento dovesse mancare io sarei il primo a lasciare il posto a qualcuno che ha più sprint di me.

A tutt’oggi non ho di questi tipi di problemi, perciò avanti tutta.

 

Quanto é difficile gestire una società di rugby in una città come  Treviso?

Treviso vive tre sport ad alto livello : 80 mila abitanti con rugby basket e volley che lottano in continuazione per lo scudetto, il calcio retrocesso in serie C che è al vertice della classifica e monopolizza anch’esso molta attenzione, per non parlare poi del ciclismo.

Treviso perciò ha diverse discipline sportive che sono molto praticate. Quindi evidentemente è una continua competizione, una continua ricerca di migliorare per poter attirare sia dal punto di vista del reclutamento dei bambini sia dal punto di vista dello spettacolo.

Bisogna essere molto attenti, diversamente da altre città che hanno meno competizioni sportive ad alto livello. Per quanto riguarda il rugby, Treviso è abituata da 10 anni a rimanere al vertice della classifica oscillando tra il primo e il secondo posto, il vincere non fa più notizia. Oggi fa notizia quando il rugby perde e perciò tutti si chiedono “perché”, sembra strano, ma il fatto è che viene automatico a pensare che si vinca sempre. Ma non si vincano soltanto le partite, ma si vinca il campionato ; la volta che tu arrivi secondo evidentemente è successo qualcosa. Fa più notizia, fa più scoop ! Questo rende sempre più difficile il tutto, perché ad arrivare c’è più entusiasmo, mantenere è più difficile.

 

In famiglia come vive il suo ruolo di Presidente ?

Lo vivono molto a parte.

Non sono partecipi: mio figlio pratica il calcio, mia figlia ha altre attività mentre mia moglie mi segue, non da appassionata, ma mi “lascia fare”. Comprende certe situazioni di certe serate (e non sono poche).

Provate a pensare: gli impegni serali settimanali, il week-end seguo la squadra in casa e in trasferta, in più gli impegni internazionali.

Per fortuna ho una serenità in casa grazie a mia moglie. I risultati in campo non mancano, perciò attualmente va tutto bene.

 

Buon Lavoro signor Presidente e... FORZA LEONI!!!

 

Nadia

 

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