Allora Kikko, anche per te il rugby non è
stata la prima esperienza sportiva...
I miei genitori, che sono due persone stupende con mentalità aperta e
sportiva, mi hanno fatto cominciare con il nuoto, poi ho scelto di fare
calcio e loro mi hanno sempre sostenuto consigliandomi, ma lasciando a me
le decisioni.
E poi?
E poi la svolta... a 13 anni Massi Ruggero è venuto a prelevarmi a casa
per portarmi in campo a farmi provare e conoscere il rugby e, neanche a
dirlo, mi è piaciuto subito! Era la Tarvisium, una squadra ed un ambiente
bellissimi ed io mi sono ambientato in un attimo anche perché eravamo
tutti bambini alla prima esperienza. A 16 anni, sotto l'ala protettiva
dell'inossidabile Ino Pizzolato, ero già nella prima squadra ed in
nazionale giovanile, ho giocato anche due 6 Nazioni con l'U21 ed a 20
anni, cioè quest'anno, sono passato alla Benetton.
E questa nuova squadra?
E' un ambiente più professionale, mentre la Tarvisium era certamente più
familiare. Non posso dire quale sia migliore, vanno bene così entrambe
perché comunque hanno obiettivi diversi.
Ora raccontaci un po' di te...
Bhè sono una persona tranquilla e normale, conduco una vita regolare come
tutti i giocatori, faccio due allenamenti al giorno e le serate durante la
settimana hanno sempre un programma tranquillo, a mezzanotte a letto! Dopo
la partita o nelle occasioni di festa amo stare con gli amici a far
baldoria fino a tarda ora.
Il tuo carattere?
Sono aperto, socievole e buono... anche troppo a volte. Ho sempre voglia
di divertirmi e giocare, sono un po' bambino, spensierato e allegro.
Quindi hai un sacco di amici?
Sì, anche se gli amici veri sono quelli con cui instauro un rapporto
profondo di fiducia reciproca e di sincerità, che si dimostrano
compatibili con il mio carattere (esempio Cristian Lauro, Kekko Maranga e
Cappea, con i quali sono cresciuto)... non riesco a legare con i musi
lunghi.
E con la tua famiglia?
Dei miei genitori ho già detto, poi c'è Manuel (capitano della Tarvislum
ndr), mio fratello maggiore, e grandissimo amico, gli voglio un bene
dell'anima: tante volte penso prima a lui che a me e cerco sempre di
fargli avere ciò che ho.
Com'è la vita "da solo?
E' bello, ma la mamma è sempre la mamma! Tomo a casa appena posso. Mi
trovo comunque bene con i miei coinquilini, uno è pure cuoco, e per
fortuna!!!!! Perché io cucino solo poche cose semplici diciamo il menù
base della sopravvivenza! Da piccolo, invece, mi piaceva fare i dolci.
Ma dai! Altre cose strane o tue manie?
Bhé ho la mania dei denti! Mi dedico alla cura e pulizia dei denti con
impegno quasi maniacale (vedi anche titolo di studio!! ndr).
Che farai da grande?
Voglio giocare più che posso e poi un giorno in un futuro ben lontano,
vorrei poter lavorare nel settore odontotecnico.
Fra i tuoi sogni nel cassetto c'è forse
il desiderio di giocare in qualche altro club magari all'estero?
In Italia sono già nel migliore dei club però allo scopo di fare
esperienza giocherei anche da altre parti se il caso lo volesse,
all'estero andrei soltanto dopo aver fatto un bel po' di esperienza qui,
per non farmi male o bruciarmi.
Cosa intendi?
Se arrivassi lì senza esperienza rischierei una figuraccia e, quel che è
peggio, non avrei la possibilità di sviluppare le mie capacità... non
voglio fare il passo più lungo della gamba.
Come giudichi la scelta di una squadra di
investire molto nell'acquisto di tantissimi giocatori, anche giovanissimi,
per poi non farli giocare quasi mai?
Una grossa squadra non può rischiare equilibri sottili, i giocatori sono
esposti ad infortuni, e le riserve devono essere quasi al livello dei
titolari per non compromettere l'intera squadra; la crescita per quelli
che stanno fuori avviene comunque per la vicinanza dei grandi, dei
"senatori" del rugby, per noi è un dovere, un onore, ma soprattutto una
straordinaria fortuna seguirne le orme.
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